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Segui la vita dei tuoi alberi nel corso delle stagioni

Programma Phénoclim
Nel tuo ambiente quotidiano, ci sono questi alberi che ti piacciono: il sorbo che cresce in un angolo del giardino e che funge da rifugio per i passeri, l’abete rosso che incontri ogni mattina lungo la strada e poi il nocciolo ai margini della foresta che ti permette di raccogliere i suoi frutti in autunno insieme a tutta la tua famiglia. Ti sei mai chiesto se quest'anno sarebbe fiorito un po' prima? E se stavolta assumerà i colori autunnali un po’ più tardi? Questo è il momento giusto per partecipare al programma Fenoclima.

Gli alberi che vivono centinaia e centinaia di anni non sono rari in montagna. Se sono nati circa un secolo fa, hanno vissuto in un clima che era circa 2 gradi più fresco di oggi. A livello individuale, gli alberi e le piante non hanno scelta, devono adattarsi: una volta piantati, non potendosi spostare (come gli animali), devono riuscire ad adattare le loro risposte alle condizioni climatiche avvalendosi della genetica.

Il programma Fenoclima è stato creato nel 2004 per comprendere meglio queste risposte, attraverso l’evoluzione delle fenologie. Le domande scientifiche sono le seguenti: negli ultimi decenni quali sono stati gli slittamenti degli eventi stagionali (come la fioritura)? Come si possono prevedere in futuro? Questi slittamenti sono gli stessi per tutte le specie, tutte le altitudini, tutti i rilievi? Quali sono le conseguenze di questi slittamenti (o assenza di slittamenti) per la distribuzione delle specie e per lo sviluppo delle specie ad esse correlate?

La tecnologia e la community dei partecipanti hanno collaborato sin dall'inizio del progetto per rispondere a queste domande. Da un lato, circa mille partecipanti (studenti, privati, aree protette, ecc.) osservano intorno a loro la comparsa di eventi stagionali di 13 specie vegetali. Dall’altro, vengono registrati i dati sulla temperatura e la copertura nevosa in prossimità di alcuni alberi oggetto di studio grazie a una rete di 60 stazioni climatiche gestite dal CREA Mont-Blanc. Fenoclima rappresenta dunque l'incontro tra la FENOlogia e la CLIMAtologia.

Partecipanti interessati

chiunque

Territori

Nelle Alpi, Giura, Pirenei, Massiccio Centrale, Corsica, Vosgi, Valle di Chamonix

Stagione di osservazione

Da gennaio a maggio, poi da agosto a novembre

Tempo di realizzazione

Circa 15 minuti a settimana durante i periodi di osservazione

Difficoltà naturalistiche del programma

  • Sei un principiante
  • Hai conoscenze naturalistiche o vuoi acquisirne di nuove

L’impegno richiesto

Abbastanza impegnativo
Il programma richiede un tuo monitoraggio regolare

Specie interessate

lilas
noisetier
pin sylvestre
mélèze
sapin pectiné
épicéa
frêne commun
sorbier des oiseleurs
bouleau verruqueux
bouleau pubescent
tussilage
primevère
hêtre

Accesso al campo di studio

Dal tuo giardino

Materiale

  • binocolo (facoltativo ma consigliato se gli alberi sono grandi)

Il protocollo

Mostra tutti i passaggi

1 Localizza

Individua sul campo tre alberi/piante della stessa specie. Questi tre alberi devono essere situati in prossimità l'uno dell'altro (nel raggio di 500 m). Scegli una specie tra le 13 proposte. È possibile seguire diverse specie. Dal momento che ti verrà chiesto di osservare gli alberi con cadenza settimanale nelle fasi chiave, è importante scegliere gli alberi che si trovano in un luogo in cui passi regolarmente, come il tuo giardino, un parco nelle vicinanze, sul percorso che fai per andare al lavoro o a scuola, ecc. 

Inoltre, per riconoscere gli alberi e ritrovarli più facilmente, puoi legare una cordicella su un ramo o fare un piccolo segno con della vernice.

2 Registra i tuoi alberi

Vai alla pagina Contribuire, fai clic su “aggiungi albero” nella sezione Fenoclima e posiziona i tuoi alberi sulla mappa.

3 Osserva

Una volta alla settimana (preferibilmente lo stesso giorno), osserva i tuoi alberi per non perdere la data di inizio di ciascuno degli stadi descritti di seguito. Inizia facendoti un'idea guardando un singolo ramo dell'albero e poi fai un passo indietro per osservare l’albero nella sua interezza. In questo modo potrai affinare l’osservazione.

In primavera

Germogliamento

Iniziano ad aprirsi i germogli vegetativi (quelli che danno foglie) e all'estremità del germoglio sono visibili le nuove foglie; se circa il 10% dei germogli dell'albero è aperto, annota la data come giorno di germogliamento. Se è aperto meno del 10% delle gemme, dovrai passare di nuovo la settimana successiva. Per essere guidato lungo il percorso di osservazione di questo stadio e di quelli successivi, non esitare a consultare le schede sulle specie disponibili nella casella degli strumenti.

Foliazione

Le nuove foglie si aprono completamente, il picciolo è evidente e la forma è riconoscibile anche se non hanno ancora raggiunto la dimensione finale; 

Se circa il 10% delle nuove foglie è come descritto sopra, annota la data come il giorno di foliazione. Se meno del 10% delle foglie è aperto, dovrai passare di nuovo la settimana successiva.

Fioritura

I petali sono sufficientemente aperti da mostrare l’interno del fiore. Se circa il 10% dei fiori dell'albero è così, annota la data come giorno di fioritura. Se è fiorito meno del 10% dei fiori, dovrai passare di nuovo la settimana successiva. 

La fioritura varia a seconda della specie. Per il lillà, il sorbo e il frassino, osserva l’apertura del primo fiore dell'infiorescenza. Si ritiene che l’infiorescenza fiorisca dal momento in cui fiorisce almeno un fiore dell'infiorescenza. Per il nocciolo, la betulla, l’abete bianco, l'abete rosso, il faggio, il pino silvestre e il larice, lo stadio di fioritura corrisponde al rilascio del polline dai fiori maschili (amenti).   

Se si osservano piante erbacee come la primula e il tussilago, devono trovarsi in un riquadro di circa 4x4 m o circa 20 m². Puoi annotare l’osservazione appena nel riquadro osservato è sbocciato il 10% dei fiori. 

NB: può accadere che un anno per alcune specie di alberi non ci sia fioritura. In questo caso, quando inserisci i dati puoi specificarlo. Osservare l’assenza di un fenomeno significa comunque osservare qualcosa!

In autunno

Cambiamento di colore delle foglie

L’osservazione del cambiamento di colore in autunno non riguarda tutte le 13 specie. Dovrai farlo solo se segui betulle bianche, betulle pubescenti, faggi, larici o sorbi degli uccellatori. 

Un'altra particolarità dell'osservazione in autunno è che bisogna osservare l’inizio del cambiamento di colore (di solito il 10%) ma anche la metà delle foglie ha cambiato colore (il 50%). Quindi dovrai annotare due date.  

Le foglie dell’albero hanno iniziato a cambiare colore e circa il 10% ora è verde chiaro/giallo. Annota la data della visita per questo stadio fenologico. Prosegui con le visite settimanali finché il 50% delle foglie non è nello stesso stato. Sarà giunto quindi il momento di segnare la data dell'ultimo stadio dell'anno.

NB: l'ingiallimento delle foglie è spesso concomitante alla caduta di una parte delle foglie dell'albero. Se una foglia è caduta dall'albero, si considera ingiallita. Quindi, se il 40% delle foglie sull'albero è giallo, ma circa il 10% è caduto a terra, allora indico che è stato raggiunto il 50% del cambiamento di colore delle foglie. La senescenza delle foglie di uno stesso albero può richiedere molto tempo e non è sempre facile stimarne l’avanzamento, quindi fai del tuo meglio!

4 Trasmetti

Una volta terminato il giro, completa la scheda campo e ricorda di riportare le osservazioni su SPOT prima della fine della stagione, oppure inserisci direttamente le osservazioni su SPOT tramite smartphone o computer al tuo ritorno. A questo fine, vai alla pagina “Osservazioni” e clicca su aggiungi un'osservazione nella sezione riservata al programma.

Consigli pratici

  • Per non mancare l’appuntamento settimanale, puoi attivare un promemoria: ti verrà inviata una notifica ogni settimana. Una volta creati i tuoi alberi, nella pagina di ogni albero troverai un'indicazione su quando cercare i vari stadi.
  • Se durante il passaggio rilevi circa il 20%, il 30% o anche il 50%, puoi stimare la data probabile corrispondente al 10% grazie alla data del tuo ultimo passaggio. Ad esempio, se passi il martedì e valuti che il 25% dei germogli sia aperto e il martedì precedente lo era solo il 5%, puoi stimare che circa il venerdì precedente lo fosse il 10%. Attenzione: questa stima sarà possibile solo se hai visitato l’albero la settimana precedente.
  • La memoria a volte gioca dei brutti scherzi, quindi, se necessario, ricorda di fare delle foto dei tuoi alberi durante le visite settimanali in modo da poter confrontare l’evoluzione rispetto alla visita precedente. 
  • Se hai utilizzato la scheda campo per annotare le osservazioni settimanali, non esitare a utilizzare l’opzione pluri-inserimento per trasmetterci i dati su SPOT. Così potrai fare più osservazioni contemporaneamente.

Schede delle specie

Risultati del programma

Phénoclim est un programme permettant d'aboutir à des publications scientifiques mais aussi à des indicateurs d'évolutions des saisons.

  • Bison, M., Yoccoz, N. G., Carlson, B. Z., & Delestrade, A. (2019). Comparison of budburst phenology trends and precision among participants in a citizen science program. International Journal of Biometeorology, 63(1), 61-72.
  • Asse, D., Randin, C. F., Bonhomme, M., Delestrade, A., & Chuine, I. (2020). Process-based models outcompete correlative models in projecting spring phenology of trees in a future warmer climate. Agricultural and Forest Meteorology, 285, 107931.
  • Asse, D., Chuine, I., Vitasse, Y., Yoccoz, N. G., Delpierre, N., Badeau, V., ... & Randin, C. F. (2018). Warmer winters reduce the advance of tree spring phenology induced by warmer springs in the Alps. Agricultural and Forest Meteorology, 252, 220-230.
  • Pellerin, M., Delestrade, A., Mathieu, G., Rigault, O., & Yoccoz, N. G. (2012). Spring tree phenology in the Alps: effects of air temperature, altitude and local topography. European Journal of Forest Research, 131(6), 1957-1965.
  • Laigle, I., Carlson, B. Z., Delestrade, A., Bison, M., Van Reeth, C., & Yoccoz, N. G. (2022). In-situ Temperature Stations Elucidate Species’ Phenological Responses to Climate in the Alps, but Meteorological and Snow Reanalysis Facilitates Broad Scale and Long-Term Studies. Frontiers in Earth Science, 10, 912048.